Loraisan chiese una pausa. Voleva fare delle altre domande,
e Velthur glielo permise. Fintanto che non c’erano precisi divieti di mezzo, il
medico non voleva frustrare nessuna sua curiosità. Anche se le domande del
bambino potevano essere estenuanti.
«Se mi permettete, dottor Laran, c’è un’altra cosa che non
capisco, ma immagino che anche là non potrete dirmi il perché… come hanno fatto
Manowa e il suo popolo, e tutti i loro animali, a vivere nella terra di Edan
Synair se tutto era coperto dal fango e non c’era più niente di vivo? Come
faceva il bestiame a mangiare, se l’erba ha dovuto metterci chissà quanto tempo
a ricrescere? Come faceva la gente a vivere se non aveva campi e frutteti da
coltivare? Ci saranno voluti dei mesi, prima di poter di nuovo coltivare la
terra e un anno intero prima di poter raccogliere le prime messi…..».
«In effetti è una domanda che si sono posti molti. Quando
ero bambino, mia madre mi ha raccontato che mentre l’erba cresceva e le sementi
germogliavano, Manowa, il suo popolo e il loro bestiame venivano nutriti dai
Demoni Celesti inviati da Sil, che facevano piovere cibo commestibile dal cielo
sotto forma di fiocchi bianchi…. magari tua nonna ti racconterà la stessa
storia….».
«Ah, capisco…. e posso sapere che fine hanno fatto i tre
grandi regni dell’Edan Synair? Voi mi avete raccontato che i nostri antenati
vennero da lì, dal regno di Khaam, ma non mi avete raccontato cosa è successo
poi in quella terra, come sono finiti i tre regni dei figli di Manowa, chi li
ha distrutti, e chi ci vive adesso».
«I tre regni durarono ancora diversi secoli, ebbero grande
fortuna per qualche tempo prima di decadere e scomparire, ma non furono
distrutti da nessuno, anche perché nei primi secoli dopo il Diluvio la Madre
Terra era completamente deserta. Non potevano esserci popoli invasori, e i
nostri antenati non potevano avere nemici di nessun tipo.
Furono i cambiamenti del clima, a distruggere la civiltà dei
Tre Regni. Quando l’Arca approdò alla terra di Edan Synair, essa era coperta di
fertile fango, e all’inizio, dopo il cataclisma, divenne un grande, caldo
giardino pieno di fiori e frutti, a parte nel Deserto Rosso. Una terra dove la
gente prosperava, e le città crescevano.
Poi, il clima cambiò. Il mondo prima del Diluvio era
diverso, non solo le forme dei continenti erano cambiate, ma anche la posizione
di Kellur rispetto al Sole. Come dire….. la Madre Terra si inclinò su se stessa
poco per volta, e i raggi del Sole non arrivavano più nello stesso modo di
prima. Certi paesi che si trovavano presso i ghiacci eterni si ritrovarono
sotto un sole caldo, e viceversa. E ci furono anche altri cambiamenti che
avvennero dopo.
Dove prima c’erano i
ghiacci, spuntò l’erba, dove prima c’era l’erba, arrivarono le sabbie e le
rocce del deserto. Dove c’erano le paludi, comparvero laghi, dove c’erano terre
soleggiate, comparvero terre nebbiose e fredde, coperte di tundre e brughiere.
Thyrnis fu la prima a cadere, coperta dal deserto, e i suoi
eredi sono le tribù nomadi del Deserto Rosso, che si stende per quasi tutta
l’isola, a parte un po’ di verde lungo le coste del sud e dell’ovest. Iubar, la
più grande e gloriosa, fu la seconda: pare che prima una diga sulle montagne
cedette e inondò la città, lasciandola mezza spopolata, poi un gran vento dal
deserto la seppellì, e ancora adesso le sabbie la ricoprono. I pochi superstiti
fuggirono, e i loro discendenti vivono nei poveri villaggi lungo la costa.
La gente del posto dice che l’alluvione, che per loro fu
come un piccolo Diluvio, fu una punizione di Sin, perché gli Iubariti erano
diventati troppo orgogliosi come i Giganti antidiluviani.
L’ultima a decadere fu Midian, che a dire il vero non è mai
stata abbandonata del tutto. È divenuta una piccola cittadina arretrata e
povera, che di recente ha ripreso a crescere grazie ai nostri navigatori che
commerciano nei suoi porti, importando da noi molte spezie e materiali che
servono alle nostre industrie alchemiche. Ma dell’antica civiltà di quei luoghi
non è rimasto praticamente più niente. Come ti ho già detto, non ci sono altre
civiltà umane su Kellur, oltre alla nostra. Altre domande?».
«Sì, volevo sapere…. un’altra cosa che non capisco, e che
spero che vogliate spiegarmi, stavolta…. come mai nel racconto del Diluvio non
si parla mai delle mogli e delle figlie dei vari Re? Voglio dire: come mai non
si parla della moglie di Manowa, e non si parla neanche delle sue figlie? Era
perché non aveva figlie, e allora l’eredità è andata tutta ai maschi?».
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