«Mh, va bene… ho imparato cos’è un’autopsia l’anno scorso,
quando io e altri miei amici, tornando una sera dall’osteria, abbiamo trovato
quel tizio morto sulla strada per Sartiuna, giù verso la pianura. Sono stato io
a chiamare i gendarmi e sono stato poi io a caricarmelo in spalla, come ho
caricato questa ragazza, e l’ho portato fino alla casa del dottore. Sapevo che
quando qualcuno muore e non si sa perché, deve venire il dottore a esaminarlo,
e così ho assistito all’autopsia.
Gli ha aperto il petto e il ventre per guardarci dentro ed
esaminare tutte le budella, per capire come era morto…. io ho dovuto aspettare
che i gendarmi finissero di interrogarmi, perché naturalmente sospettavano che
l’avessi ammazzato io. Mi hanno trattenuto fino a quando il dottore non ha
confermato che era morto di morte naturale.
La prossima volta che trovo un morto per strada, lo lascio
là e casomai avverto il primo che mi capita, perché avverta lui i gendarmi.
Fatto sta che mentre aspettavo, il dottore l’ha sbudellato
come un maiale, e poi l’ha anche ricucito. Mentre lo sbudellava, si sentiva un
odore spaventoso che veniva dal suo intestino, credo, a giudicare dal tipo di
odore… senz’altro era molto peggio di questa roba qui…. Quando squarto un
maiale, sento olezzi migliori…. ».
Erkan faceva un’espressione di inorridita curiosità mentre
il padre raccontava. Cominciò a fare domande morbose su che aspetto avesse un
uomo con le budella per di fuori.
«Prima o poi ti capiterà di vedere tali spettacoli per conto
tuo, se continui a frequentare quei delinquenti dei tuoi amici… ehi, dottore,
sembra che non stiamo ottenendo molti risultati, vero?».
«Eh no…. sembra che non reagisca. I sali dovrebbero agire
anche contro gli effetti delle droghe, quindi mi viene da pensare che la causa
della sua incoscienza sia ben altra… se non si riprende, dovrò portarla a casa
mia. Là ho dei rimedi più potenti…».
«Non si risveglia perché è una Fata! É sotto un incantesimo
di qualche altra Fata cattiva! Bisognerebbe andare nei boschi sulle colline e
cercare altre Fate per farla guarire!».
«Erkan, adesso te le prendi! Ma sul serio!».
Erkan fu rapido a fuggire dalla camera. Larsin non lo
inseguì, e continuò ad agitare quell’inutile fiala di mefitici cristalli.
«Perché ti sei tanto arrabbiato, Larsin? Se bisognasse
arrabbiarsi per tutte le sciocchezze che dicono i bambini, non si avrebbe tempo
per nient’altro!».
«Velthur, Erkan è mio figlio, o almeno credo, e non il tuo.
Sinceramente, non ne posso più delle fantasie di quel ragazzino. Ha la testa
per aria, fa sempre discorsi strani, parla sempre di Fate, streghe, magie,
fantasmi e altre storie fantasiose. Mio padre era uguale a lui, e per questo
non ha combinato niente di buono nella vita e ha fatto la fine che ha fatto:
solo e in miseria.
Ho il terrore che diventi come lui: un matto che vive delle
sue fantasie e non capisce niente del mondo in cui vive».
«Il fatto che assomigli a suo nonno non significa che ne
debba seguire lo stesso destino. Forse, chissà, tuo figlio è un narratore, un
cantastorie, un artista di spettacolo, un poeta….».
«Ah, proprio bella questa! Ho proprio bisogno di un
commediante in famiglia! Vita da squattrinati, ad elemosinare un po’ di soldi
in cambio di qualche pagliacciata in pubblico, di paese in paese…. Bella roba!
E non mi faccia credere che possa diventare un grande poeta… a quanto ne so,
fanno una vita anche peggiore dei commedianti di paese! E poi mio figlio è
troppo testone per studiare, e non abbiamo soldi per mandarlo a scuola, né lui
né nessun altro dei nostri figli».
«Era solo per dire che forse ti preoccupi troppo. È un
bambino, in fin dei conti. Io invece mi sto preoccupando per questa ragazza
qui. Sembra proprio che non voglia riprendersi».
«E allora che cosa facciamo, dottore? Aspettiamo?».
«No. Prima ho detto che volevo portarla a casa mia, ma ora
penso che sia meglio lasciarla qui, e che ci vada io a casa mia, a prendere
altri strumenti e medicinali. Meglio non spostarla, se possibile».
«Non c’è nessun motivo per spostarla…. senti, dottore, puoi
dirmi che cos’ha questa ragazza?».
«Sinceramente, non lo so. Non ha ferite di nessun tipo, non
sembra né denutrita né disidratata. Non ha segni di malattia sulla pelle, né
alcun sintomo che io conosca.
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