lunedì 12 settembre 2016

"I FIORI DELL'IGNOTO" di Pietro Trevisan: 195° pagina.


Già si prefigurava Aralar Alpan presentarsi alle masse di pellegrini come il sant’uomo, il mistico visionario che parlava con gli Dei e ne interpretava il volere. Lui, l’alchimista, il saggio, avrebbe svelato i misteri del Santuario di Silen, e sicuramente quello che cercava nel suo interno doveva far parte del piano di scalata al potere religioso che, inevitabilmente, avrebbe portato al potere politico, e poi al potere assoluto.

In un paese teocratico come il Veltyan, la chiave del potere era nel saper manovrare il culto. La formazione di un nuovo movimento religioso e il suo successo, come era già successo in altre epoche ed in altri regni, avrebbe segnato un cambiamento epocale.

E l’unica cosa che poteva fare adesso Velthur era andare a comprare quel libro maledetto e leggerlo, studiarlo alla ricerca dell’indizio che l’avrebbe illuminato sugli intenti e i mezzi dell’eremita pazzo. Sempre che non impazzisse prima anche Velthur.

E un’altra incognita, era quello che avrebbe fatto la Regina.

Se aveva intuito il pericolo insito nel Santuario, avrebbe cercato di chiuderlo, almeno temporaneamente. Ma se l’avesse fatto, con tutta probabilità si sarebbe arrivati a una rivolta, nata proprio dall’isteria collettiva religiosa.

Ormai la frittata era fatta. Aralar, anche se pazzo, doveva essere un genio.

Il giorno successivo, verso l’ora di pranzo, un gruppo di tre araldi reali andò per il paese di Arethyan, per annunciare un proclama della Regina. Due soffiavano nelle trombe, per annunciare al popolo le parole della Kyrenni, il terzo leggeva il rotolo dove erano state trascritte.

Si fermarono nella piazza del mercato, e quando la folla si fu riunita, l’araldo urlò dall’alto della torre dei proclami, che si trovava in ogni villaggio dei Thyrsenna, dove gli araldi annunciavano al popolo la volontà delle autorità.

«Udite, udite, popolo di Arethyan! La Regina Eletta del RegnoAureo, Exinedri II del casato di Vipsul, Figlia Diletta di Sil, Testimone della Signora della Luce e Messaggera del volere della Dea Madre dell’Universo e di tutti gli Dei Superni e Inferni, Intermediaria del Volere Divino presso il grande e antico popolo dei Thyrsenna, Eccelsa Sovrana fra tutti i sovrani di Kellur, la Madre Terra, vi annuncia il Suo volere dopo i gravi ed imprevisti eventi che hanno colpito la comunità locale il giorno 9 del mese dell’Arciere dell’anno 3089 dopo la Fondazione del Regno Aureo.

La nostra augusta sovrana è rimasta sconvolta dagli eventi prodigiosi a cui ha assistito in suddetta data presso il sotterraneo Santuario di Silen, che le hanno mostrato la volontà di Sil.

Come tutti coloro che hanno visto il Prodigio del Sole Scarlatto, anche la sovrana ha ricevuto una straordinaria e terrificante visione ispiratrice, e la sua vicinanza alla Luce di Sil gli ha permesso di vedere chiaramente il suo significato.

A causa di questa visione, che per il momento la Nostra Sovrana non vuole rivelare, Ella ha preso la decisione di porre il Santuario sotto la diretta giurisdizione di suo fratello Mezenthis Vipsul, l’Eminente Shepen di Anxur, il quale farà sì che il luogo sia sorvegliato accuratamente e frequentato solo dai locali e dai pellegrini espressamente autorizzati da un permesso rilasciato dalle autorità sacerdotali solo alle persone che dimostrano una profonda e sincera intenzione religiosa, aliena da ogni secondo fine e da ogni disubbidienza alle tradizioni del nostro amato regno…

Nessun seguace dell’Aventry, o sospettato di simpatie per i suoi seguaci, nessuno straniero, nessun ex-schiavo, nessun vagabondo, nessun Sileno, o Nano, o Fata, nessuno che sia dedito alla stregoneria, nessun membro di società o sette segrete o sospettato di essere tale, potrà accedere al Santuario di Silen.

Questo al fine di prevenire attività o atti nefasti o empi o lesivi della legge e del benessere del Regno Aureo…..

Questo perché è evidente che il misterioso Prodigio del Sole Rosso è un segno celeste che Nostra Signora ha inviato alla Regina dei Thyrsenna per metterla in guardia da chi minaccia l’integrità del Regno Aureo e del suo popolo.
La Regina invita il popolo a non lasciarsi turbare dai misteriosi accadimenti occorsi al Santuario di Silen, e raccomanda di pregare e agire affinché non abbiano a ripetersi. Solo se terremo lontane la

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