«Non so che senso avrebbe farvi delle domande, dato che voi
leggete nei miei pensieri come in un libro aperto».
«No, non è così.» soggiunse la Regina Rossa «Noi non vediamo tutto quello che è nelle
vostre menti. Riusciamo a leggere le vostre paure e i vostri desideri, i vostri
sentimenti. Riusciamo anche ad avere la visione delle cose a cui pensate, se
sono cose semplici e concrete. Sentiamo la vostra volontà, quando è forte e
decisa. Vediamo la direzione verso cui camminate, ma i vostri pensieri più
complessi e incerti o astratti, noi non li vediamo, non li comprendiamo. Sono
troppo difficili ed estranei per noi. Quando voi ragionate sulle cose, quando
formulate i vostri discorsi più lunghi ed elaborati, noi non capiamo. Spesso
non capiamo neanche quello che ci dite».
«Però voi vedete il nostro futuro come vedete il presente».
«Non è esatto,» interloquì la Regina Bianca «noi vediamo il
futuro come voi vedete il presente, cioè in modo molto confuso e incerto…».
«Quindi per questo dobbiamo porvi delle domande il più
possibile precise…».
«Più precise sono, e meglio è per voi. Dipende soprattutto
da voi» dissero tutte all’unisono.
«Cosa posso offrirvi in cambio delle vostre risposte?».
«In che modo? E perché?».
«Perché anche noi abbiamo paura. Come te. Forse tu credevi
che chi conosce il futuro sia esente da paure. Ma come ti ha fatto capire mia
sorella, noi non siamo onniscienti. Vediamo cose che voi non vedete, ma tante
altre ci rimangono nascoste. E noi abbiamo paura proprio delle cose che non
possiamo vedere, esattamente come voi. Tu hai paura perché sta succedendo
qualcosa che non capisci, ma non credere che noi ne capiamo proprio tanto più
di te. Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto».
«Ma perché proprio del mio? Perché non un altro?».
«Tu sei diverso dagli altri Uomini. Ci sono alcuni di voi
che guardano oltre, più lontano. Gli Uomini vogliono spesso guardare più lontano,
ma pochi ci riescono veramente. Tu sei uno di quelli. Tu vedi più lontano dei
tuoi simili. È di un Uomo come te, che abbiamo bisogno».
«Solo per questo? Io non sono una persona potente, né
influente. Non ho mezzi, se non la mia arte medica, e una certa cultura. Anzi,
quelli come me sono invisi ai potenti del mio popolo. Seguo una religione
diversa dalla maggioranza dei miei connazionali, vengo guardato con sospetto».
Le Triplice Regina rise all’unisono.
«Noi Uomini non conosciamo mai il nostro Fato, fino a quando
arriva il nostro ultimo giorno».
«Ed è per questo che dite di volere il mio aiuto?».
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