occhi luminosi nel buio, o qualcos’altro di orribile che non
riesco neanche ad immaginare, ma non vedo niente. Allora chiudo gli occhi e
prego Sil di farmi riaddormentare. Non sempre succede. A volte sto per delle
ore sveglio nel mio letto, e passo la notte con la paura che qualcosa mi tocchi
nel buio.
Quando devo andare a fare la pipì, poi, per me è quasi
impossibile. Non ho neanche il coraggio di muovermi nel mio letto, figuriamoci
andare fino al pitale. A volte sto lì nel letto a trattenere la pipì fino a
quando non ce la faccio più….. allora la paura di farmela addosso diventa più
grande di quella di vedere un mostro o uno spirito, e allora mi alzo…. I miei
fratelli e sorelle maggiori mi prendono tutti in giro perché ho sempre paura
del buio, di stare da solo…. ma io non ci posso fare niente! Ho provato a farmi
coraggio, ma non ci riesco!».
«Loraisan, non è che i tuoi fratelli e sorelle possono
averti raccontato delle storie paurose che ti hanno spaventato?».
«Beh, sì, di storie da paura me ne hanno raccontate, non
solo loro. Qualcuna me l’ha raccontata anche il vostro amico Prukhu. E poi, c’è
una cosa che mi ha sempre terrorizzato: il Santuario di Silen. Quando mia madre
mi ci porta per fare le offerte al Dio, ho sempre paura».
«E perché? Cosa c’è nel Santuario che ti spaventa?».
«Ma la mummia del Gigante, naturalmente! Quella statua di
vetro, con tutte le ossa dello scheletro che si vedono dentro, anch’esse di
vetro…..è spaventoso! Ogni volta che lo vedo, mi domando se sia veramente
morto. Quando sono nel mio letto la sera, nel buio, e non riesco ad
addormentarmi, sto sempre lì ad immaginare che possa riprendere vita, che possa
uscire dalla sua tomba e vagare di notte nei campi…. fino ad arrivare a casa
mia! Ogni volta che mi trovo nel Santuario, cerco di guardare lontano dal
sarcofago, ma mia madre vuole farmi pregare sulla tomba del Gigante, perché
dice che il suo spirito è un intermediario fra Silen e gli Uomini, come tutti
gli spiriti degli antichi Eroi, che sono intermediari fra gli Dei e gli Uomini.
E mi costringe ad inginocchiarmi di fronte al suo sarcofago, che per fortuna a
volte è nascosto dai fiori e dalle monetine lasciati attorno e sopra la tomba».
«Quella tomba fa paura anche a molti adulti, ti assicuro. Ma
allora anche le tombe del cimitero qui vicino ti fanno paura? Se vedi i corpi
dei nobili e dei sacerdoti dentro i sarcofagi trasparenti, ti fanno paura anche
quelli?».
«Sì, abbastanza, ma non come la mummia di cristallo del
Gigante. Quelli hanno l’aspetto di persone normali, di Uomini come me e voi. Il
Gigante, invece…. innanzitutto è un Gigante, e poi si vede lo scheletro
attraverso la carne diventata vetro…. è una cosa da incubo!».
«Hai gli incubi, Loraisan?».
«Qualche volta. Però devo dire che in genere faccio sogni
belli. Per fortuna. Non so come farei, se sognassi spesso le cose che mi fanno
tanta paura da sveglio.
Qualche volta sogno di essere in una casa sconosciuta,
deserta, in rovina, e di entrare in una camera buia, e di sentire voci nel buio
che mi chiamano, che ridono…. Poi all’improvviso una grande luce rossa e dorata
illumina la stanza e io vedo, vedo….. vedo ciò che mi chiamava dall’ombra!».
«E che cosa vedi?».
«Niente! Non vedo niente…. o forse non mi ricordo cosa ho
visto. Non lo so. In quel momento mi sveglio e non mi ricordo cosa ho visto, o
se ho visto qualcosa. Credo che quello che vedo sia così orribile che non
riesco a sopportarne la vista».
«E il Gigante di cristallo? L’hai mai sognato?».
«Grazie agli Dei, no!».
«E altre cose che sogni? Non solo gli incubi, ma anche altri
sogni, magari più belli».
«Beh, sogno spesso di volare. Certe volte volo a pochi metri
da terra, altre volte invece volo molto in alto, e questo mi fa anche paura. A
volte addirittura sogno di volare velocissimo sopra le case, i campi, e
arrivare fino alle montagne…. una volta ho sognato di volare fin sulla Luna!».
«Sulla Luna, addirittura! Hai una bella fantasia!».
«Perché una volta, un anno fa, Prukhu mi ha raccontato la leggenda del
principe delle Montagne della Luna che sposò la principessa della Luna. Quella
leggenda mi è così piaciuta che tante volte
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