conica…. noi la vediamo come una piramide tronca, dai
gradini obliqui. La vediamo in mezzo a un deserto di ghiaccio.
Vediamo anche il giardino in cima al monte, ma quando vi
arriviamo il nostro sguardo si fa confuso…. È come se il giardino fosse ai
confini di un altro mondo, non sappiamo quale. L’unica cosa che distinguiamo
chiaramente è appunto una grande statua, di un essere simile agli Uomini, che
leva le braccia verso l’alto, come a sostenere il cielo con le sue braccia…
forse davvero quel giardino è ai confini del Cielo, ai confini del Regno degli
Dei…».
«Io l’ho sempre considerato una leggenda, il Kadatlas. Non
ho mai potuto credere che un popolo di mortali, per quanto potente, fosse in
grado di scolpire un monte intero, e tra l’altro il monte più alto del mondo.
Non posso credere che la leggenda corrisponda a realtà».
La Regina Bianca:
«Eppure la montagna esiste, ed è veramente scolpita. Ogni volta che noi
volgiamo lo sguardo ad essa, la vediamo chiaramente da lontano, ma appena la
guardiamo da vicino i particolari diventano confusi. Sia nel tempo che nello
spazio. Non riusciamo a vedere chiaramente la sua origine. Vediamo che è stata
scolpita, questo sì. ci pare di vedere migliaia di piccole figure che si
arrampicano sopra, e la vediamo come era prima di venire scolpita: un
gigantesco vulcano spento, che arrivava fino al cielo. Ma non vediamo
nient’altro. Possiamo però dirti qualcosa sul perché lo hai visto. Dicci:
l’Uomo che hai visto, somiglia a qualcuno che conosci? Sai chi potrebbe
essere?».
«No, è un Uomo che non ho mai visto in vita mia. Un Uomo
molto strano».
La Regina Rossa:
«Indubbiamente un Uomo molto strano. Perché noi non riusciamo a vederlo
chiaramente. Vedo una figura confusa, umana senz’altro, ma come un’ombra nera,
e dietro di lui si erge ancora una volta la barriera rossa che ci nasconde le
cose che vengono dall’Altrove. Esattamente come non vediamo l’essere dalle
grandi ali nere».
«Ma come è possibile, se è vero che è solo un Uomo?».
La Regina Nera:
«Forse è un Uomo dell’Altrove. Forse anche aldilà di questo mondo esistono
degli Uomini, o creature simili agli Uomini. Non è incredibile pensarlo. Le
nostre antiche leggende dicono che un tempo anche noi Fate potevamo vedere
l’Altrove. Perché in un passato remoto, anche noi abbiamo avuto a che fare con
reami ora invisibili e irraggiungibili.
Forse i nostri antenati sono venuti da qualche terra remota
oltre il mondo. Le nostre leggende parlano di una Terra delle Fate immersa
nell’eterno crepuscolo. Ma quel tempo è dimenticato, è troppo lontano da noi, e
non possiamo vederlo, se mai è esistito».
«Ma io cosa c’entro con il monte Kadatlas e con l’Uomo che
mi ha parlato nella visione?».
La Regina Bianca:
«Possiamo dirti che tu non vedrai mai quel monte in questa vita terrena, ma in
qualche modo il suo mistero è legato a te. Così come è legato all’Uomo che hai
visto di fronte a quel monte, e che è una persona che in qualche modo ti è o ti
sarà vicina. Ma non sappiamo dirti chi sarà, né quale sarà il suo Fato. Sono
particolari che sembrano legati troppo all’Altrove, perché noi possiamo
vederli. Ma il mistero della Montagna dalle Sette Balze è legato in qualche
modo al mistero che ci sta avvolgendo. Quando guardiamo il monte, vediamo anche
il Santuario d’Ambra. I Giganti e i loro segreti, sono il legame».
«E il mio, di Fato? Sapete dirmi cosa mi attende, se mi
impegno a cercare di spiegare il mistero che ci avvolge tutti quanti?»
La Regina Rossa:
«Ti possiamo dire subito che non riuscirai a svelare il mistero, ma farai in
modo che qualcun altro lo sveli. Qualcuno che verrà dopo di te, ma non sappiamo
chi. Forse l’Uomo che hai visto nel sogno. Questo avverrà se vorrai impegnarti ad aiutarci. Se non lo farai, però, mancherà
una guida importante a chi verrà dopo di te, e avverrà una grande tragedia,
simile a quella della Valle dei Gigli, ma peggiore».
«E se mi impegnerò ad aiutarvi, eviterò disgrazie e lutti,
allora?».
La
Regina Nera: «Non eviterai ogni disgrazia, perché ormai questo dramma è cominciato.
Noi non vediamo cosa succederà, perché sono eventi che provengono dall’Altrove,
ma vediamo il dolore della gente di questo mondo. Vediamo il terrore. Vediamo
che quando hai visto quell’Uomo avanzare verso di te hai sentito sofferenza,
angoscia, terrore. Li sentiamo anche noi, e molto più di te, sentiamo un orrore
invincibile, come se il sangue di
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