giovedì 7 luglio 2016

"I FIORI DELL'IGNOTO" di Pietro Trevisan: 137° pagina.


«Forse non l’avrei fatto, se poi non fosse successo tutto quello che è successo. Ma tu, non tornerai più ad Arethyan?».

«Le Tre Madri del Fato non ti hanno parlato di me? Non ti hanno detto cosa hanno deciso?».

«No, abbiamo parlato di tutt’altro. Mi hanno congedato facendomi capire che mi stavi aspettando. Cos’altro devo sapere, di tutta questa brutta storia?».

«Solo quello che io non riuscivo a capire l’ultima volta che ci siamo visti, a casa tua. Quella sera ti dissi che avevo commesso qualcosa di grave, e che dovevo presentarmi alla Regina delle Fate per venire giudicato.

Mi sono presentato di fronte a loro, e la Triplice Regina mi ha guardato negli occhi, e mi hanno rivelato che qualcosa era penetrato nella mia anima, e mi aveva spinto a parlare di Loro. Quella notte, alla festa di Tinsi Kerris c’era qualcosa là accanto, vicino alla gente, qualcosa che non era di questo mondo, che la Triplice Regina non ha potuto vedere, ma di cui ha potuto sentire il terrore che spargeva attorno a sé, l’inquietudine di quella presenza che si era manifestata a quella ragazza, Kai Ellavor. Non eravamo soli, e non lo siete neanche adesso.

E proprio per questo non posso più tornare ad Arethyan, almeno fino a quando questa presenza non se ne andrà. Se dovessi tornare, potrebbe possedermi definitivamente, come ha fatto con altri. La Triplice Regina mi ha mostrato il futuro del vostro villaggio, e ha visto un’ombra di follia. Qualcosa che faceva impazzire la gente di terrore. Per questo mi hanno proibito di tornare da voi. Ma mi hanno permesso di mandare da te Menkhu di tanto in tanto, per tenere i contatti con te».

«Ah, bene, così avrò due contatti: il qui presente Gnomo, che non so neanche come si chiama, e un giovane Sileno peldicarota».

«Mi chiamo Azyel, dottore».

«Azyel è il tuo contatto con la Triplice Regina, Menkhu è il tuo contatto con noi Sileni, con me».

«Credevo che i Sileni ubbidissero anch’essi alla Triplice Regina. Non è così?».

«No, no. Noi Sileni non abbiamo capi, non li abbiamo mai avuti. Rispettiamo l’autorità della Triplice Regina per motivi religiosi, perché seguiamo gli stessi culti e siamo legati allo stesso patto di segretezza del popolo fatato, ma per il resto siamo due nazioni distinte, lo sai bene».

«Va bene, ma non capisco. Non basta che io riferisca tutto ad Azyel?».

«No, se succede qualcosa, noi vogliamo sentirlo dalla tua voce, non dalla voce di Azyel. Lui è uno Gnomo, ha un modo diverso di vedere le cose, lo sai. Loro non possono neanche avvicinarsi, a certe cose. Noi sì».

«Continuo a non capire….».

«Ti darò qualcosa che forse ti aiuterà a capire. La Triplice Regina ti ha detto che devi avvicinarti all’eremita di Monte Leccio per comprendere la verità, no?».

«Sì, e la cosa mi preoccupa abbastanza».

«Infatti. E avrai bisogno di qualche piccolo aiuto…».

Prukhu tirò fuori da sotto la cintura un piccolo oggetto bianco e brillante. Era un oggetto dalla forma stranissima.

«Ecco il nostro dono per te. I Nani la chiamano “la Chiave”, e ti aiuterà a nascondere i tuoi pensieri e i tuoi propositi».

Lo diede in mano a Velthur, che lo rigirò nelle dita, stupito e perplesso. Non capiva cosa fosse.

Era una sorta di tetraedro, una forma geometrica con quattro lati a triangolo equilatero.

Osservandolo meglio, Velthur notò che era fatto di un metallo bianco e semitrasparente.

«Argento alchemico,» disse Prukhu «Prodotto dai Mastri Alchimisti dei Nani dello Zerennal Baras, il Giardino delle Rose nelle viscere delle Montagne della Luna».

Lo strano oggetto era un ciondolo di pochi centimetri di larghezza, fissato a una catenina di argento comune, attaccata a uno dei quattro vertici del tetraedro.

Ma all’interno del metallo trasparente, c’era qualcosa di strano. Era come se ci fossero quattro sottili raggi di tenue luce bianca, sottili come fili, che partivano ognuno da uno dei vertici del tetraedro, fondendosi in una piccola scintilla bianca, come una minuscola stella sospesa all’interno, e che dava l’idea di un quinto vertice.

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