monastica, e poi fonderò un eremo femminile accanto al suo.
Così potremo vederci spesso io e voi, magari proprio qui al Santuario di Silen.
Non siete contento?»
Velthur rimase impietrito. Era come se gli avessero mollato
un pugno in piena faccia per tramortirlo e poi gli avessero gettato un secchio
d’acqua fredda in testa per risvegliarlo.
Menkhu, da parte sua, rimase a bocca aperta e con gli occhi
strabuzzati.
Harali Frontyakh, vedendo lo sguardo di Velthur, si rese
conto che non aveva preso bene la cosa.
«Per il momento mi ospita lui, in attesa che io venga
riconosciuta come inizianda eremita dalla Shepen di Enkar. Poi, una volta
consacrata sacerdotessa eremita, potrò fondare il mio eremo, vicino a quello di
Aralar. Magari dall’altro lato di Monte Leccio. Non abbiamo ancora deciso.
Pensate, dottore. Potrò avere anche io la mia biblioteca
personale, potrò leggere e approfondire la mia conoscenza nella teologia, negli
antichi misteri, nella storia del mondo, nell’alchimia e in molto altro ancora.
Non sarò più una contadina ignorante, ma una Reverenda Madre.
Capisco che a voi non possa interessare molto, perché voi
siete un Avennar, e io invece diventerò una sacerdotessa di Sil, ma cercate di
capire che almeno realizzerò il mio sogno di diventare una persona colta…».
«Harali. Nessuna persona può essere più felice di me nel
sapere che la vostra esistenza d’ora in poi sarà dedicata allo studio e alla
conoscenza, e se questo significa diventare per voi sacerdotessa della vostra
religione, la cosa non mi riguarda affatto e io dico che voi dovete fare ciò
che ritenete giusto per la vostra vita, perché la vita è vostra; ma permettetemi di chiedervi perché avete
scelto proprio Aralar Alpan come vostra guida spirituale.
Ci sono molti monasteri femminili in questa provincia, dove
potreste realizzare le vostre aspirazioni in altro modo. Vi assicuro che alcuni
di loro hanno delle biblioteche degne di questo nome e senz’altro superiori a
quella che può avere Aralar….».
«Il Reverendo Padre Aralar è un uomo davvero eccezionale. Io
non me ne intendo, ma sono rimasta molto impressionata dalla sua biblioteca e
dalla sua straordinaria conoscenza. Mi ha aperto un mondo, forse anche più di
uno. Certo, quegli odori spaventosi che vengono dal suo laboratorio alchemico….
sto cercando di abituarmi. Lui dice che a lungo andare certi odori non li
sentirò più. Ma le cose che lui mi spiega sono affascinanti, è un uomo che ha
viaggiato molto, che conosce molto bene il mondo. Parlare con lui è come
viaggiare lontano pur rimanendo a casa. Ero molto più eremita finché vivevo a
Tulvanth, che adesso nel suo eremo».
«Harali, pensateci. Quell’uomo, questo è vero, non è come
gli altri. Ma non è affatto una cosa positiva! Credo che i suoi esperimenti
alchemici siano pericolosi. E inoltre pratica la stregoneria, di questo sono
sicuro. Se lei è una donna religiosa, devota, come può diventare amica e
addirittura consorella di un uomo che va contro gli stessi dettami della sua
religione? Gliel’ha detto che lui pratica e addirittura organizza il belk sulla cima del colle?».
Harali rise.
«Ma lo sappiamo benissimo entrambi che da queste parti ci
sono non pochi sacerdoti che hanno commercio con le Fate e praticano la
stregoneria! Per me è una cosa normale. Se sapesse cosa combinano i sacerdoti
delle mie parti….Non che voglia farlo anche io, ma non mi sembra una buona
ragione per non approfittare dell’occasione che lui mi ha offerto».
«Come lo avete conosciuto? Non sapevo niente della vostra
amicizia».
«Oh, ci conoscevamo da tempo. Mio zio vi ha raccontato che
ogni tanto viene dalle mie parti. Mia nonna ha voluto ospitarlo un paio di
volte a casa nostra. Anche lei è rimasta impressionata dalla sua sapienza e dal
suo spirito religioso. Magari un po’ particolare, ma senz’altro molto intenso.
Poco dopo che io e voi ci siamo conosciuti, ho voluto andare a visitare il
Santuario d’Ambra e ci siamo incontrati qui, per puro caso, o per volontà di
Sil. E lui mi ha proposto di diventare la sua consorella. Mi è sembrata subito
un’idea bellissima».
Velthur conosceva abbastanza la gente per sapere che quando
un giovane è preso dall’entusiasmo di un ideale, non c’è forza che possa
dissuaderlo, a meno che non si tratti di una persona estremamente insicura.
Niente di quello che avrebbe potuto dire sarebbe servito a farle cambiare idea,
ma solo ad allontanarla da lui, peggiorando la situazione.
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