mercoledì 31 agosto 2016

"I FIORI DELL'IGNOTO" di Pietro Trevisan: 185° pagina.


Larsin aveva ormai raggiunto Syndrieli, e aveva abbracciato lei e il bambino, come per proteggerli. E andando a passo svelto, li stava conducendo via da quel delirio collettivo.

Velthur neanche se ne accorse, ipnotizzato da quello che vedeva, e che non aveva alcun senso.

La Regina, imperturbabile, continuava a compiere il rito della benedizione, con le braccia tese in avanti quasi a voler compiere un grande abbraccio, mentre la gigantesca figura dietro, che sembrava essere incappucciata, tese le braccia a sua volta verso l’esterno, come a voler scimmiottare la sovrana, e a quel gesto avvenne una cosa ancora più terrificante e assurda.

Scaturirono come delle fiamme dai suoi piedi invisibili, dall’orlo del suo manto di nebbie scure, ma dopo pochi secondi Velthur capì che non erano affatto fiamme, ma qualcosa di molto più strano.

Erano come serpenti luminosi, esseri che splendevano di luce propria, una luce scarlatta, più brillanti ancora del sole che illuminava gli alberi spogli facendoli sembrare una foresta infernale.

I serpenti di fuoco scarlatto salirono lungo la figura, attorcigliandosi e divenendo un groviglio che sembrava uscire e agitarsi dalle spalle, poi lentamente si spensero come delle braci che si estinguono lentamente nel caminetto, ma lo fecero in modo rapidissimo, divenendo di un colore grigio plumbeo, simili anch’essi a nuvole temporalesche.

Poi si unirono l’uno all’altro, si compattarono in due forme che uscivano dall’immenso corpo nero, e divennero due gigantesche ali nere spiegate.

Allora l’essere gigantesco si librò in volo, sopra la Polenta Verde, e con una velocità incredibile si innalzò verso le nuvole, scomparendo in lontananza all’orizzonte come un immenso uccello nero.

Solo allora la Regina sembrò in certo modo riscuotersi, abbassare le braccia e volgersi attorno, parlando con i Giganti e con lo Sposo Regale, i quali sembravano guardarsi  attorno anch’essi sconcertati.

Le urla però continuavano, la maggior parte della gente si agitava e correva intorno, altri  piangevano rotolandosi per terra, altri si erano rannicchiati ai piedi degli alberi, guardando verso il cielo, terrorizzati. Altri ancora pregavano, sempre urlando e piangendo, invocando pietà per le loro cattive azioni e le mancate opere di devozione agli Dei.

Velthur cercò disperatamente attorno a sé qualcuno che conoscesse. Larsin e Syndrieli erano scomparsi con il bambino, Menkhu e Harali chissà dov’erano, dispersi nella folla.

Una parte di lui avrebbe voluto fuggire e basta, l’altra gli diceva di restare, per cercare di aiutare tutta quella gente che pareva impazzita, anche se era terrorizzato. Sicuramente ci sarebbero stati dei feriti o persone colte da malore.

Poi, come era cominciato, tutto finì. La luce rossa improvvisamente scomparve,  sostituita dalla pallida luce velata di un normale sole della fine di autunno.

La gente urlava ancora, ma gli schiamazzi sembravano diminuire e tra l’altro la gran parte della folla non piangeva più, non sembrava più così spaventata. Velthur ebbe l’impressione che la gente attorno a lui si stesse lentamente svegliando rendendosi conto di essere stata vittima di un incubo.

Quel giorno sarebbe stato ricordato come il Giorno del Prodigio Scarlatto, e sarebbe rimasto per sempre come il caso più strano nelle cronache del regno di Exinedri II.

Ma solo del suo, perché il regno della sovrana successiva sarebbe stata segnata da eventi anche molto più strani.





CAP. XVII:  RIORDINANDO LE IDEE



Velthur, Menkhu, Larsin, Syndrieli, e la madre, i fratelli e le sorelle di Syndrieli, stavano seduti insieme a tavola in casa dei Ferstran, dove ci si era riuniti per cercare di parlare di quello che era successo la mattina del giorno prima.

La campagna e il paese erano state in preda a un’esagitazione incredibile tutta la giornata, i testimoni del prodigio celeste avevano affollato  i templi per fare offerte e pregare Sil di rivelare il significato del segno che aveva mandato tramite la sua immagine fisica, il sole.

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