lunedì 22 febbraio 2016

"I FIORI DELL'IGNOTO" di Pietro Trevisan: 43° pagina.


fa, non ci ha mai vissuto nessuno. Nemmeno le Fate, i Nani o i Sileni. Prima di allora non si sapeva neanche che esistesse. Come potete dire che trecento anni fa ci viveva qualcuno che poi è scomparso?».

«No, scusa…. cosa stai dicendo? La Valle dei Gigli fu scoperta circa quattro secoli fa, fu colonizzata subito dopo la scoperta e dopo meno di cento anni, l’intera popolazione è scomparsa, dissolta nel nulla. Questo dicono i libri di storia….».

Lei continuava a scuotere la testa, negando.

Il dottore cominciò ad avere un dubbio.

«Thymrel…. sai in che anno siamo, adesso?».

«No, non me ne ricordo. Così come non mi ricordo la mia data di nascita».

«Per caso, sai qual è l’attuale regina del Veltyan?».

«Oh sì…. quello me lo ricordo. È la regina Xestinei III, l’eccelsa Kyrenni del Veltyan».

«No, Thymrel. L’attuale regina è Exinedri II».

«Oh…. Allora la regina Xestinei è morta qualche tempo fa?».

«Non sono molto ferrato in storia. Non so quando sia vissuta questa regina. Ma non ne ho mai sentito parlare».

Thymrel a quel punto si mise a piangere e urlare.

«Ma io mi ricordo! Mi ricordo bene! Voi mi dite che i miei ricordi, i pochi che ho, sono falsi, ma non è vero! Io li ricordo molto bene, volete capirlo? Non m’importa di quello che dite. Sono stufa di essere trattata come una pazza, se continuate a trattarmi così, voglio andarmene via!».

Syndrieli, attirata dalle urla di Thymrel, rientrò precipitosamente in casa, sicura di poter trovare dei pretesti per dare addosso a quell’infedele del dottore.

«Che cosa sta succedendo, qua? Perché la ragazza piange?».

«Niente. Thymrel sembra avere le idee un poco confuse…. stavo solo cercando di fare ordine nei suoi ricordi».

Era giusto quello che ci voleva per Thymrel per arrabbiarsi e urlare ancora di più.

«Non ho le idee confuse! Non sono pazza!».

«Velthur, esci immediatamente da casa mia!».

Il dottore non aveva voglia di litigare con quella donna che era sempre stata prevenuta nei suoi confronti, e per un momento fece il gesto di avviarsi verso l’uscita.

«Però, prima di andarmene, voglio che Thymrel mi dia una risposta. Mi dica se posso tentare di farle recuperare la memoria».

«Sì, accidenti a voi! Voglio ricordare! Se non altro, per dimostrare che non sono pazza e che quello che dico è la verità!».

«Bene, torno domani, se nessuno ha qualcosa in contrario».

«Io, ho qualcosa in contrario! Cosa è questa storia?».

«Niente, semplicemente volevo provare un metodo per farle tornare la memoria. Ho l’occorrente a casa, e in ogni caso Thymrel deve essere calma, perché la cosa possa funzionare. Magari domani farà un po’ meno caldo….. questa calura surriscalda le menti e gli animi….».

E le piantò là mentre anche Larsin stava rientrando.

«Sapevo che avresti avuto dei problemi, ma non mi aspettavo di sentire le urla di entrambe le donne».

Velthur lo salutò in fretta promettendogli che sarebbe tornato ieri con l’occorrente per il suo esperimento di ipnosi.

Rientrato a casa andò a guardare in uno dei libri della sua biblioteca, dove sapeva che c’era un elenco delle regine del Veltyan dalle origini fino a quella attuale.

Erano così tante le Kerynnina, le regine elettive del Regno Verde, succedutesi nel corso di più di tremila anni di storia. Erano più di centosessanta, e solo gli studiosi  più colti e appassionati potevano ricordarsi la serie completa.

Persino lui, che era appassionato di libri di storia, non ne ricordava che una quarantina circa, fra le più famose o quelle dalla storia più singolare.

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