«Il mio fratellino….. Mi tiene la mano e mi dice di guardare
verso il lago,…. in lontananza, sull’altra riva. Io mi volto…. e vedo qualcosa
uscire dal lago, un animale…… Un cervo bianco, bianchissimo…… con le corna
rosse. È quasi brillante da tanto è bianco……., sembra splendere di luce bianca.
Una macchia bianca in mezzo a tutto quel rosso…. Tutta quella luce rossa….».
«Il cervo sta uscendo dall’acqua del lago? L’hai visto
emergere dalle acque?».
«Sì…. quando mi sono voltata ho visto le sue corna che
spuntavano dalle acque, e la sua testa bianca… poi ha raggiunto la riva ed è
uscito dall’acqua….. sembra enorme. Adesso sta correndo nei prati di fiori
rossi….. bianchissimo….. adesso sento delle urla, urla umane, ma non so cosa
dicono. Sembrano urla di terrore…. il mio fratellino mi si stringe contro, ha paura
anche lui… dice che non ha mai visto niente del genere, che gli fa paura…..».
«In che direzione va il cervo?».
«Lo vedo correre verso il paese, corre proprio sullo sfondo
della luce rossa del tramonto…. il sole è appena tramontato sulle cime…. proprio
dietro di lui. Lo vedo sparire in lontananza….».
«E poi? Non vedi nessun altro?».
«Non vedo più niente, è calata la notte. Sono nello stesso
posto, ma è notte. Non c’è più il mio fratellino accanto a me, ma…. non credo
di essere sola. Sento ancora le urla e vedo…. c’è ancora il cervo. Sta ancora
correndo tra i prati, ma adesso corre verso il lago, come se volesse
ritornarci….. e dietro, dietro vedo una
schiera di persone…. tanta gente che urla e che corre…. gente che sembra impazzita…. ho paura….».
«Come fai a vederli, se è buio?».
«C’è la luna piena, è una notte luminosa, luminosissima. La
luna è bianchissima, come non è mai d’estate. Sembra più grande del solito.
Quando c’è la luna piena, le vette risplendono sotto la sua luce, perché sono
bianche…. per questo le chiamano le Montagne della Luna. Perché sono bianche
come la luna…. Anche il cervo è bianco,
splende quasi come la luna, in mezzo ai prati, e le sue corna sembrano braci
ardenti, scarlatte…. corre, ma non tanto velocemente, per permettere alla gente
dietro di seguirlo…. la gente che urla, sembra impazzita….».
«Tu cosa stai facendo, Thymrel?».
«Niente, io non faccio niente. Sono ferma immobile sotto gli
alberi vicino a casa mia, e guardo cosa sta succedendo. Sono paralizzata dal
terrore….la gente segue il cervo e…. anche la gente è strana…. Non è gente
normale, sembrano anche loro bianchissimi…. Sembrano dei fantasmi e urlano,
urlano, hanno le bocche aperte e urlano, li vedo bene mentre si avvicinano
sotto la luce della luna…. il cervo si getta nell’acqua…. Sprofonda nelle
acquae…. E la gente dietro, si getta anch’essa… uomini, donne, bambini, vecchi,
giovani…. Tutti quanti. Si gettano in acqua e scompaiono nel lago…. le acque
diventano luminose…. È come se ci fosse qualcosa dentro il lago che manda una
luce rossa….come un fuoco sotto le acque…. Scompaiono tutti quanti nelle
acque…. Moriranno tutti annegati e allora quando anche l’ultimo è scomparso nel
lago…. Quando anche l’ultimo è sott’acqua…. urlo anche io…. urlo di paura….. di
terrore…..».
Fu allora che Thymrel lanciò un urlo spaventoso.
L’urlo colse di sorpresa Velthur, perché fino a un secondo
prima la sua voce non pareva spaventata, mentre invece quell’urlo era
terribile, lacerante, assoluto. Lanciato con tutta la forza che poteva avere la
sua voce.
Cercò affannosamente di farla uscire dalla trance.
«Thymrel.! Ascolta la mia voce! Non c’è niente che ti possa
far del male! Ora sei qui, in casa dei Ferstran! Sei al sicuro! Non sei più
nella Valle dei Gigli. Sei di nuovo qui con noi! Segui la mia voce! Quando te
lo dirò, sarai qui con noi e avrai dimenticato tutto! Ascoltami!».
Ma niente, lei continuava ad urlare, un urlo senza fine,
senza interruzione, che sembrava durare un’eternità, mentre Syndrieli era
diventata isterica e urlava anche lei: «Fai qualcosa, dottore! Fai qualcosa!».
Poi, come era cominciato, l’urlo cessò. Ma Thymrel non era
tornata normale.
Guardava fissamente di fronte a sé, verso lo specchio
alchemico. Velthur intuì che non si era affatto svegliata dall’ipnosi, era
ancora in trance. E forse stava vedendo qualcosa.
Nessun commento:
Posta un commento