Il medico pensò un attimo prima di rispondere. Ma se le
prime parole furono meditate, poi divennero un torrente in piena, che fecere
fuoriuscire una serie di pensieri e sentimenti che prima aveva represso e
nascosto dentro di sé per molto tempo.
«Non ho bisogno di sfidarvi. Semplicemente, non riconosco la
vostra autorità. Io non sono tenuto ad obbedire a voi. Io rispondo solo alla
Kyrenni del Veltyan, non a voi. Non faccio parte del vostro regno. Io sono
venuto qui perché pensavo che avreste potuto dirmi qualcosa di utile su quello
che stava succedendo, che poteste darmi dei consigli, non certo degli ordini.
Ma vedo che voi brancolate nel buio più di me.
E in fin dei conti, voi non mi avete mai veramente aiutato a
capire. Ciò che credo mi sia servito per sconfiggere Aralar, mi fu donato dal
qui presente Prukhu, la Chiave d’Argento, il talismano che per un puro caso mi
dette modo di fermare i folli esperimenti dell’eremita pazzo, senza che io
riuscissi a capire nemmeno cosa fossi riuscito a fermare. Certo, voi mi diceste
la data in cui avrei dovuto fermarlo, ma mi sembra un ben misero particolare di
fronte a tutti i misteri che sono rimasti insoluti e che non mi avete aiutato a
rivelare.
E adesso, senza darmi nessun aiuto su come agire di fronte a
una nuova minaccia, mi venite a dire che non dovrei aiutare un bambino che ha
come unica colpa quella di essere figlio di una donna misteriosa e di un uomo
sconosciuto, facendomi credere che sia una sorta di mostro!
Non c’è nulla in lui che faccia pensare che sia un mostro.
Il suo corpo è perfettamente normale. Gracile ed esile, ma uguale a quello di
qualsiasi altro della stirpe degli Uomini.
Bene, io rifiuto questo vostro modo di pensare. I miei
insegnamenti di vita, la dottrina dell’Aventry, quella che pratico da tanti
anni, quella che domina la mia anima da quando ero giovane, , mi insegna che è
l’ignoranza la fonte di ogni male.
Se io posso toglierlo dall’ignoranza, posso aiutarlo contro
il male, se davvero il male lo minaccia. Non sono le vostre paure che ci
aiuteranno, ma la luce del sapere e della ragione in cui credo, e che darò a
Loraisan perché possa fugare i terrori ossessivi che lo tormentano.
Sappiate che io rifiuto la vostra dottrina di vita, rifiuto
le vostre stregonerie, i vostri sedicenti poteri dell’anima, che si nutrono di
oscurità e di segreti.
Se voi non potete dirmi tutto quello che sapete, se non
sapete frenare le vostre assurde paure, io allora non verrò più qui, e agirò
senza interpellarvi, né vi metterò mai più a parte di quello che faccio. Tanto
ci sarà la vostra spia, il viscido Azyel, a riferirvi tutto!».
Ora l’ho fatta grossa, pensò subito dopo Velthur, e si sentì
confermato nei suoi timori quando vide le Tre Madri alzarsi tutt’e tre
all’unisono dai loro troni di pietra, lasciando cadere a terra gli strumenti
del loro lavoro di filatrici e tessitrici.
Solo in quel momento, Prukhu, che era rimasto silenzioso
fino ad allora, appoggiò una mano sulla spalla di Velthur e gli sussurrò
nell’orecchio: «Non costringerci a dover scegliere fra te e l’obbedienza alle
Tre Madri del Fato!».
Come si erano alzate all’unisono, le Tre Madri del Fato
parlarono anche all’unisono, come una sola voce, scandendo le parole con tono
severo e altisonante, ma non iroso.
«Hai chiarito la tua posizione, Velthur Laran, e hai fatto
la tua scelta. Quella che determinerà il tuo destino, qualunque esso sia. Hai
di fronte una lunga vita, ma non troverai mai le risposte definitive alle tue
domande. Solo una parte del mistero si rivelerà a te. Qualcun altro svelerà il
mistero legato ai Fiori dell’Ignoto, molto dopo la tua morte. Noi vediamo un
futuro lontano dove gli Uomini vedranno la verità, anche se non sappiamo chi
sarà a svelargliela. Quel giorno comincerà una nuova era, e anche se tu non ne
vedrai l’aurora, contribuirai al suo inizio.
Ma ora che il tuo destino ci è chiaro, permettici di
rivelarti una cosa che prima non ti avevamo detto. Noi ti dicemmo che tu dovevi
leggere il libro maledetto di Cthuchulcha per conoscere almeno una parte del
mistero, perché noi abbiamo visto nel passato l’origine di quel libro.
Anche se fu pubblicato nel regno degli Uomini circa un
secolo fa, la sua origine è molto anteriore. Esso appartiene a un passato molto
più remoto. Noi abbiamo visto, nelle nostre visioni, quando fu scritto, da chi
e perché.
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